venerdì 29 luglio 2011
1] Biella (BI) - Battistero del Duomo
01BI Biella N1001467#
Visto da retro. Non è imponente come può sembrare in questa foto, presa da molto vicino.
Il Duomo è dedicato a Santo Stefano, patrono della diocesi.
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E’ una tra le più notevoli costruzioni della primitiva arte romanica in Piemonte. E’ un piccolo edificio a pianta quadrata con abside semicircolare su ogni lato sulla zona centrale si imposta il tamburo ottagonale all’esterno. Corona l’edificio un lanternino a pianta pure quadrata. L’insieme delle absidi dimostra come l’antica composizione strutturale romana fosse ancora viva in un periodo di oscurantismo costruttivo, che si manifesta nella pessima muratura. Esso è costruito da ciottoli disposti a spina di pesce, da mattoni ugualmente sistemati e da altri in piano e ancora da tratti misti di mattoni e ciottoli collocati alla rinfusa; questi vari materiali sono legati tra loro da spessi strati di malta. Alcuni mattoni erano stati recuperati da antichi edifici romani in rovina.
Sotto le cornici del tetto vi è una decorazione ad archetti pensili, elemento tipico del medioevo; sotto gli archetti si trovano le nicchiette.
L’interno è semplice e disadorno; i vetri delle finestre a doppio strombo sono fatti con tondini di vetro uniti con il piombo.
Nella volta dell’abside principale si trova il resto di una sinopia che rappresenta i 12 Apostoli.
Anticamente le pareti erano tutte affrescate e i dipinti erano generalmente degli ex voto fatti eseguire da persone ricche.
Nella parte bassa degli affreschi ancora esistenti si trova raffigurata la persona che aveva commissionato il dipinto, la quale, per mettere in risalto la superiorità del Santo, era di piccole dimensioni.
I dipinti erano piatti senza prospettiva e circondati da una spessa linea nera di contorno.
Oggi si vedono ancora diversi frammenti di affreschi, di cui i meglio conservati raffigurano una madonna con il Bambino e un santo Martire ed appartengono presumibilmente, al XIII secolo.
(da <a href="http://www.biellacitta.com/settori/storia/museimonumenti.htm" rel="nofollow">VEDI</a>)
mercoledì 20 luglio 2011
1] Biella (BI), Piazzo - Vico del Bellone. ❻
N1001486# Ripide strade pavimentate a ciottoli
Il Vicolo del Bellone. nei pressi di Piazza Cisterna, lo stretto vicolo si diparte dal Corso del Piazzo verso la Valle del torrente Bellone. Già dal 1351 si ha notizia della presenza di una Comunità Israelitica che vi costruì una Sinagoga.
La Porta del Bellone (a SW) era una delle cinque porte della linea fortificata che, in epoca medioevale, cingeva il Piazzo. Insieme alla Porta della Torrazza (a N), permetteva di collegare il Piazzo con strade esterne. Tra l'una e l'altra, tre porte del Borgo comunicavano con il Piano.
A est dell'accesso alla Porta del Bellone sale da sud la Costa del Vernato che entrava al Piazzo dalla Porta di Ollera. Quasi alla fine della salita, c'è quest'Oratorio di San Rocco.
A destra (nord) della Costa del Vernato sale la Costa di San Sebastiano che passa per Porta di Ghiara e arriva in Piazzetta San Giacomo.
Più a avanti si sale per Costa delle Noci che prima della Porta di Andorno
si unisce alla Costa del Piazzo, il cui inizio è poco dopo quello della Costa delle Noci.
Porta della Torrazza, laggiù, è l'ultimo ingresso e l'unico in piano, collegandosi alla strada per Oropa dopo un tratto della salita.
domenica 17 luglio 2011
1] Biella (BI), Piazzo - Piazza Mario Cucco: un giorno di sole. ❷
N1001483# (meglio così)
Piazza Mario Cucco: albero invernale, vecchia casa portici e campanile.
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Piazzo è il nome di un quartiere storico della città di Biella, in Piemonte. Costituisce la parte medioevale della città; è posta su una altura (480 m s.l.m.) ad una quota più elevata rispetto alla parte più moderna detta Biella Piano.
(da Wikipedia)
Data ufficiale di nascita del Piazzo é il 12 Aprile 1160, con cui Uguccione, vescovo di Vercelli, concede l'investitura " de monte uno qui nominatur Plaç" a quegli uomini di Biella che vorranno abitarvi.
Ma é probabile che l'edilizia difensiva del Piazzo sia antecedente al castello dei vescovi del 1160: ai piedi del Piazzo, giá in epoca imperiale romana, si estendevano le case di Biella, antico villaggio celtico romanizzato, al quale appartengono i numerosi resti funerari ritrovati (da VEDI)
Un giro al Piazzo
Biella
N1001483# (meglio così)
Piazza Mario Cucco: albero invernale, vecchia casa portici e campanile.
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Piazzo è il nome di un quartiere storico della città di Biella, in Piemonte. Costituisce la parte medioevale della città; è posta su una altura (480 m s.l.m.) ad una quota più elevata rispetto alla parte più moderna detta Biella Piano.
(da Wikipedia)
Data ufficiale di nascita del Piazzo é il 12 Aprile 1160, con cui Uguccione, vescovo di Vercelli, concede l'investitura " de monte uno qui nominatur Plaç" a quegli uomini di Biella che vorranno abitarvi.
Ma é probabile che l'edilizia difensiva del Piazzo sia antecedente al castello dei vescovi del 1160: ai piedi del Piazzo, giá in epoca imperiale romana, si estendevano le case di Biella, antico villaggio celtico romanizzato, al quale appartengono i numerosi resti funerari ritrovati (da VEDI)
Un giro al Piazzo
Biella
E uno sguardo verso i monti
Da Piemonte: Biella Piazzo
sabato 9 luglio 2011
1] Biella (BI) - Giardini Zumaglini: mulo e alpino, orso e colomba. ❷
01BI Biella N1001474# Munumento ai caduti nel principale dei parchi cittadini
Bestia e uomo accomunati nella fatica. Il parco è subito a sud del centro storico: lì termina la rotabile da Torino e a sinistra inizia quella per Ivrea.
Poco lontano, fra i grandi alberi, la fontanella dell'orso e piccioni
L'orso è simbolo di Biella: lo si trova anche in vecchie fontanelle e (onnipresente) nel nuovo e moderno Centro Commerciale.
venerdì 8 luglio 2011
1] Biella (BI) - Piazza del Monte. ❹
N1001471# - ⊳blackmagic⊲
È una piazza un po' fuori mano e mezzo sconosciuta. Vi si accede da quasi alla fine di Via Italia, nel quartiere di Riva, appena oltre la piazzetta della chiesa di San Cassiano (che spunta dai tetti, nella foto). L'ingresso è un portone poco appariscente, segnalato da un modesto cartello. Più che piazza è un piacevole spiazzo per i giochi di bimbi e ragazzi del quartiere, non molto frequentato.
"Monte" sta per "Monte di Pietà"
Sopra è l'angolo sud-est, l' angolo nord-est l'ho ben inquadrato ma non lo trovo fra le foto. Questo è il lato nord
Ritaglio della precedente: la meridiana
Veduta complessiva della piazza dal lato ovest.
Oltre che da via Italia l'accesso al piazzale può avvenire dalle strade e stradine che corrono all'esterno delle case che vi si affacciano, attraverso archivolti e atro.
giovedì 7 luglio 2011
1] Biella (BI) - La funicolare del Piazzo. ❷
01BI Biella N1001469# (meglio così)
La funicolare porta al Piazzo chi non vuole salirvi a piedi (o in bici) per una delle "coste" o usare l'auto (per una ripida costa, dalla strada per Oropa o da quella che sale dalla via per Ivrea, dopo il Vernato).
In primo piano il tetto di una fanbbrica tessile; sotto l'arco la stazione di arrivo della funicolare, in Piazza Mario Cucco, poco prima di Piazza Cisterna venendo dal Bottalino, sulla strada per Oropa.
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Posto su una collina a ovest rispetto al centro città - a cui è unita da una pittoresca funicolare aperta nel 1885 - il Piazzo è tuttora il cuore storico della città, con le sue antiche botteghe e i numerosi bar con dehors. È raggiungibile attraverso la strada che sale verso il rione del Vandorno ed è collegata al piano da strade (asfaltate o pedonali) dette coste. (da Wikipedia)
Il Piazzo , a sinistra (sud) della precedente.
La zona sud del Piazzo, dopo Piazza Cisterna venendo dal Bottalino, prima venendo dal Vernato.
lunedì 4 luglio 2011
1] Biella (BI) - Battistero del Duomo
01BI Biella N1001467#
Visto da retro. Non è imponente come può sembrare in questa foto, presa da molto vicino.
Il Duomo è dedicato a Santo Stefano, patrono della diocesi.
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E’ una tra le più notevoli costruzioni della primitiva arte romanica in Piemonte. E’ un piccolo edificio a pianta quadrata con abside semicircolare su ogni lato sulla zona centrale si imposta il tamburo ottagonale all’esterno. Corona l’edificio un lanternino a pianta pure quadrata. L’insieme delle absidi dimostra come l’antica composizione strutturale romana fosse ancora viva in un periodo di oscurantismo costruttivo, che si manifesta nella pessima muratura. Esso è costruito da ciottoli disposti a spina di pesce, da mattoni ugualmente sistemati e da altri in piano e ancora da tratti misti di mattoni e ciottoli collocati alla rinfusa; questi vari materiali sono legati tra loro da spessi strati di malta. Alcuni mattoni erano stati recuperati da antichi edifici romani in rovina.
Sotto le cornici del tetto vi è una decorazione ad archetti pensili, elemento tipico del medioevo; sotto gli archetti si trovano le nicchiette.
L’interno è semplice e disadorno; i vetri delle finestre a doppio strombo sono fatti con tondini di vetro uniti con il piombo.
Nella volta dell’abside principale si trova il resto di una sinopia che rappresenta i 12 Apostoli.
Anticamente le pareti erano tutte affrescate e i dipinti erano generalmente degli ex voto fatti eseguire da persone ricche.
Nella parte bassa degli affreschi ancora esistenti si trova raffigurata la persona che aveva commissionato il dipinto, la quale, per mettere in risalto la superiorità del Santo, era di piccole dimensioni.
I dipinti erano piatti senza prospettiva e circondati da una spessa linea nera di contorno.
Oggi si vedono ancora diversi frammenti di affreschi, di cui i meglio conservati raffigurano una madonna con il Bambino e un santo Martire ed appartengono presumibilmente, al XIII secolo.
(da VEDI)
Visto da davanti e un po' più lontano è così
Una curiosità. Il patrono di Biella è Santo Stefano. Siccome la festa patronale cade il 26 dicembre, giorno di per sè festivo, con accordo sindacale i metalmeccanici l'avevano spostata al martedì grasso, ultimo giorno di carnevale. In questo giorno molti erano impegnati nelle "fagiolate", cottura in molti grandi calderoni di un "minestrone" con fagioli e carni. Quì il carnevale è tempo di "fagiolate": fuoco, pentoloni, gente con grosse mestole indaffarata a mescolare e gente con pignatte per portare a casa quanta fagiolata serve (offerte a scopo benefico).
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