mercoledì 20 marzo 2013
1] Bessa (BI): incisioni rupestri ❷
01BI- la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111283 - ⊳MELIOR⊲
Uno dei 57 massi erratici con incisioni preistoriche della Bessa.
Per foto migliori, completezza e approfondimento VEDERE QUI
Passandoci accanto i massi si vedono bene, le incisioni meno: bisogna sapere che ci sono e cercarle spostando con la mano le foglie e il terriccio, almeno per me.
Presso la Riserva naturale speciale della Bessa è percorribile il sentiero delle “Incisioni Rupestri”, un interessante itinerario autoguidato ad anello dedicato alla scoperta delle diverse tipologie di incisioni rupestri rinvenute su alcuni delle centinaia di massi erratici che, trasportati sin qui dal ghiacciaio Balteo, sono sparsi su tutta la superficie della Bessa. La presenza su 57 di questi massi di incisioni rupestri, prevalentemente a forma di incavi emisferici (coppelle), attesta una colonizzazione protostorica dell’area che, a partire dal V/IV sec. a.C., si ritiene fosse controllata dai Salassi insieme a parte del territorio dell’attuale provincia di Torino ed alla Valle d’Aosta. (da VEDI)
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La presenza di massi erratici nella Bessa si deve allo smantellamento, ad opera dei torrenti Viona ed Elvo, di morene edificate dal ghiacciaio Balteo che durante la prima fase glaciale pleistocenica (circa 800000 anni fa) fluiva dalla Valle d'Aosta e si espandeva nell'angolo nord occidentale della Pianura Padana. L'erosione di questi due corsi d'acqua arrotondò in parte i massi ed i ciottoli che ora appaiono come imponenti cumuli di discarica della miniera romana. I massi isolati o in piccoli gruppi prodotti da blocchi di frana sulla superficie glaciale che fungeva da nastro trasportatore, sono sparsi lungo tutta la superficie del terrazzo superiore che doveva apparire, prima dello sconvolgimento minerario, come un movimentato altopiano ciottoloso inciso da vallette trasversali in approfondimento verso Est. (da VEDI)
Bessa: il sentiero corre lungo il muro a secco, la diramazione è appena percepibile.
1] La Bessa - Zubiena (BI), Vermogno: riparo ❷
01BI la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111284.JPG - ⊳MELIOR⊲
Masso-riparo preistorico
Un magnifico riparo sotto masso con corridoio in muratura a secco e gradini di accesso
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La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. (da VEDI)
Un riparo più moderno?
<<==Il castelliere
1] La Bessa - Zubiena (BI), Vermogno ❷
01BI la Bessa - Zubiena, Vermogno N1111286.JPG - ⊳MELIOR⊲
La "palude". Nell''enorme continuo terreno di ciottoli della Bessa è un'eccezione questa "palude" alimentata da sorgenti sotterranee.
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Singolare è invece un piccolo bacino palustre, a ridosso della Cascina del Sirogi, l’ultima cosa che si potrebbe pensare di rinvenire in un ambiente tutt’attorno prettamente “roccioso”. Tra l’altro quella piccola superficie umida ospita alcune specie veramente singolari: la veronica delle paludi (Veronica scutellata ), le cui uniche due altre segnalazioni nel Biellese (laghi di Viverone e di Bertignano) non hanno avuto conferme recenti; la cannella delle torbiere (Calamagrostis canescens ), una graminacea nota in Piemonte solo nel Biellese e alla Garzaia di Valenza; la viola palustre (Viola palustris ), specie di ambienti montani che molto raramente si rinviene a queste quote (300 m), l’erba scopina (Hottonia palustris ) e l’erba vescica (Utricularia australis ), entità ormai divenute rarissime per le “bonifiche” effettuate negli ambienti umidi di pianura. (da VEDI)
La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. (da VEDI).
subito più a valle
giovedì 14 marzo 2013
1] Zubiena (BI), Vermogno - la Bessa ❹
01BI Zubiena, Vermogno - Bessa N1110185 - ⊳MELIOR⊲ Colori stagionati La Bessa è la parte più orientale della collina morenica della Serra. Una strada sterrata corre nella Bessa non lontana dalla sponda destra del torrente Elvo, da Mongrando a Cerrione in provincia di Biella; altri sentieri salgono da questo sterrato alla strada asfaltata Mongrando-Cerrione, dove si trovano i vari nuclei abitati. La Serra è opera dell'antico ghiacciaio Balteo e divide Ivrea a est da Biella a ovest. Subito sotto agli alberi sullo sfondo c'è il "Roch Malegn", il malefico masso erratico .. ------------------- Il giacimento aurifero della Bessa si formò per erosione e risedimentazione, da parte di corsi d’acqua, dei depositi morenici ricchi di oro trasportati dall’espansione dei ghiacciai valdostani avvenuta a partire da 1 milione di anni fa; contemporaneamente furono liberati dai detriti i grandi massi erratici che ora costellano a centinaia il territorio del parco Il procedimento di "coltivazione del giacimento" consisteva nello scavo, mediante forza idraulica, del sedimento costituito da sabbia e da ciottoli di varia pezzatura che, raccolti ed accatastati ai lati dello scavo, formarono i grandi cumuli che oggi caratterizzano il paesaggio della Riserva. (da VEDI)
Il vicino masso erratico (con fantasma) e particolare delle incisioni rupestri sul blocco a destra. VEDI foto /VEDI altri / LEGGI Questo masso detto "Roc Malign" erratico spezzato in tre parti che, ancora oggi, alcuni preferiscono non frequentare e neppure nominare. Il frammento dominante e meglio soleggiato è inciso da una consistente serie di coppelle in maggioranza collegate a due a due da un canaletto. La presenza insistente del tema della coppia fa sospettare che la fertilità sia entrata, in tempi lontani, nella storia di questo masso, e potrebbe giustificare la pessima fama dovuta forse ad un anatema di matrice cristiana o ad una ancor più antica interdizione a frequentare un'area sacra. (da vedi)
venerdì 8 marzo 2013
1] Zubiena (BI), Vermogno - la Bessa ❸
01BI Zubiena, Vermogno - Bessa N1110180.JPG#
Colori stagionali
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La Riserva Naturale Speciale della Bessa, istituita nel 1985, è situata nel Piemonte settentrionale allo sbocco della Valle d’ Aosta e alla base delle pendici meridionali delle Alpi Biellesi, in provincia di Biella. Estesa per 7.5 kmq è delimitata a Nord dai resti di una morena del Pleistocene Inf. e dalle alluvioni quaternarie del torrente Elvo, a Sud da una seconda morena della stessa fase glaciale e dalla valle del torrente Olobbia. L’area della miniera [d'oro romana] le cui evidenze archeologiche sono databili al II/I secolo a.C. con tracce di frequentazioni anteriori rappresentate in gran parte da massi erratici con incisioni rupestri è costituita da 2 terrazzi di origine fluvioglaciale ricoperti, nel Terrazzo Superiore da cumuli di ciottoli ed in quello Inferiore da sabbie e ghiaie, residui del lavaggio per l’estrazione del metallo. La Bessa si presenta, attualmente, come altopiano che si estende sul prolungamento della valle del torrente Viona per 8 km in direzione NW-SE, largo da 800 metri fino ad un massimo di 1,7 km e digradante da una quota massima di circa 450 m a NW alla quota di circa 300 m a SE. (da VEDI)
E’ noto come la fisionomia della Bessa sia prevalentemente caratterizzata da ammassi di ciottoli creati dalla coltivazione del giacimento aurifero.
Gli ammassi di pietre venutisi a creare, privati di gran parte degli originari sedimenti tra loro interposti e soggetti ad un rapido dilavamento per le precipitazioni, hanno costituito un severo approccio per la vegetazione; pertanto solo le entità più adattate a condizioni di scarsità di elementi nutritivi hanno potuto man mano stabilirvisi e mantenersi. Nelle depressioni fra i vari settori ciottolosi e in prossimità di scorrimenti idrici si trovano condizioni favorevoli allo sviluppo di formazioni boschive. Ove il tasso di umidità è maggiore si produce una boscaglia ove prevalgono il carpimo (Carpinus betulus ), la farnia (Quercus robur) e il già citato frassino maggiore; l’elemento arbustivo consta del nocciolo, ciliegio selvatico (Prunus avium), del biancospino (Crataegus monogyna ), del tremolo (Populus tremula) e della frangola (Frangula alnus ). In questi ambienti tende sempre più ad infiltrarsi la robinia (Robinia pseudacacia ), aggressiva esotica nordamericana che si è inserita partendo dalle estremità longitudinali dell’area, correndo lungo le vie di maggiore accesso, più antropizzate. Oggi sono diversi gli esempi di situazioni boschive ove la robinia domina su ogni altra essenza, mostrando la faccia di maggiore degradazione della Bessa. (da VEDI)
1] Cerrione (BI), Vergnasco - biplani: pensionati?
01BI Verrone N1110179#
Nell'aeroporto di Biella (Cerrione), emarginati. Chissà se saranno o no in pensione di anzianità, con i tempi che corrono ......
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L'Aeroporto di Biella (IATA: nessuno, ICAO: LILE) Cerrione è un impianto situato a sud est di Biella, è servito dall'autostrada A4 ed è idoneo al traffico commerciale di terzo livello. È stato inaugurato il 17 marzo 1968 e disponeva inizialmente di una pista di 740 metri poi estesa ai 1320 metri attuali.
L'aeroporto è aperto al traffico internazionale tutto l'anno.
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